Glyptodon clavipes Owen, 1839

(Da: en.wikipedia.org)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Cingulata Illiger, 1811
Famiglia: Glyptodontidae Gray, 1879
Genere: Glyptodon Owen, 1839
Descrizione
Questo mammifero lungo circa 3 metri e alto 1,5 m, dall’aspetto curioso ricordava vagamente gli attuali armadilli, con i quali era imparentato alla lontana. Come questi, era infatti dotato di una corazza costituita da oltre 1.000 tubercoli ossei che andava a ricoprire tutto il corpo, comprese testa e coda e lasciava scoperte solo le zampe. A differenza degli armadilli, però, questo “scudo” era costituito da elementi fusi insieme, che conferivano all’animale un aspetto “da tartaruga” e non gli permettevano di appallottolarsi. I tubercoli ossei erano poligonali e si incastravano perfettamente fra di loro senza soluzione di continuità. In questo modo il carapace era davvero impenetrabile. Il capo era fornito di uno scudo cefalico formato da una struttura simile, mentre la coda era circondata da una serie di “anelli” ossei forniti di corti spuntoni e protuberanze, che rendevano virtualmente inattaccabile l’intero animale. Le zampe, corte e robustissime, potevano essere ripiegate sotto il corpo, e la coda veniva agitata in direzione dei predatori. Questa incredibile struttura difensiva era eccezionalmente pesante, e le zampe erano costruite in modo tale da poter sorreggere l’animale mentre si spostava per la pampa argentina. Le ossa del bacino, inoltre, erano fuse insieme alle prime vertebre dorsali in modo tale da formare una struttura incredibilmente massiccia e resistente. Naturalmente il glittodonte non era un campione di velocità, ma la mancanza di movimenti agili era compensata dalla sicurezza con la quale questo “carro armato vivente” si muoveva attraverso le pianure. Il cranio era alto e corto, fornito di ossa zigomatiche molto sviluppate per le inserzioni di muscoli potenti che, insieme ai denti a corona incredibilmente alta, costituivano un apparato masticatorio particolarmente efficace. Le ossa nasali molto alte hanno indotto alcuni paleontologi a ipotizzare l’esistenza di una corta proboscide, per mezzo della quale il glittodonte poteva raggiungere la vegetazione (si trattava, infatti, di un erbivoro). Anche se non ci sono molti dati riguardanti questo genere di mammiferi, è opinione diffusa tra gli studiosi che il Glyptodon vivesse nei pressi di corsi d'acqua, laghi e ruscelli. I gliptodonti erano erbivori, la loro dieta consisteva molto probabilmente in una combinazione di erbe e piante che crescevano vicino all'acqua.
Diffusione
Genere estinto di grandi mammiferi originari del Sud America, ma in seguito migrati anche in Centro e in Nord America, comparvero nel Pliocene (circa 5,3 milioni di anni or sono) e si estinsero nel Pleistocene (circa 11.700 anni fa).
Bibliografia
–David Lambert and the Diagram Group. The Field Guide to Prehistoric Life. New York: Facts on File Publications, 1985. pp. 196. ISBN 0-8160-1125-7.
–Victor Adrian Perez-Crespo, Diet and habitat definitions for Mexican glyptodonts from Cedral (San Luis Potosí, México) based on stable isotope analysis, in Geological Magazine, vol. 149, Jan 2012, pp. 153-157.
–Sergio F. Vizcaíno, Guillermo H. Cassini, Juan C. Fernicola e M. Susana Bargo, Evaluating Habitats and Feeding Habits Through Ecomorphological Features in Glyptodonts (Mammalia, Xenarthra), in Ameghiniana, 2011, pp. 305-319.
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Data: 01/01/1975
Emissione: Animali preistorici Stato: Oman Nota: Emesso in un foglietto di 8 v. diversi |
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Data: 05/05/2016
Emissione: Animali preistorici Stato: Djibouti |
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Data: 06/11/1990
Emissione: La natura nel Cenozoico Stato: Guyana Nota: Emesso in un foglietto di 20 v. diversi |
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Data: 21/05/2002
Emissione: Animali preistorici Stato: Maldives |
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Data: 21/08/2015
Emissione: Animali estinti Stato: Sierra Leone |
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Data: 30/04/2019
Emissione: Animali estinti Stato: Maldives Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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